Sei indietro con i pagamenti del Canone Rai? Attenzione alla data, potresti averla scampata: ecco cosa c’è da conoscere in merito.
Il Canone Rai è una tassa annuale al momento presente nella bolletta della corrente elettriche e suddivisa in dieci rate da 9 euro. Alcuni cittadini italiani hanno sempre evitato di effettuare il pagamento ma molti non sanno come funziona in termini di sanzioni e interessi. A fare luce sui tempi di prescrizione del Canone in merito all’Irpef, Irap e Iva è arrivata l’Ordinanza 33213/2023 della Cassazione.
La prescrizione è un periodo prefissato dalla Legge entro la quale una persona o un ente può far valer un diritto, trascorso questa tempistica non sarà più possibile esercitare quello stesso diritto. I contribuenti che non pagano la tassa sulla Tv possono incappare in una multa amministrativa per una cifra compresa tra 103,29 e 516,45 euro. Il pagamento è obbligatorio a meno che il reato non sia caduto in prescrizione.
A tal proposito la Cassazione ha messo in evidenza la prescrizione in dieci anni e non in cinque perché è necessario applicare il termine previsto dall’articolo 2946 del Codice Civile valido per le imposte sui redditi e l’Iva. L’Ordinanza chiarisce che l’obbligazione tributaria ha una valenza unitaria e autonoma e come tale si lega a specifiche valutazioni con riferimento ai presupposti impositivi. Entriamo nei dettagli per capire meglio il tema della prescrizione del Canone Rai.
La Cassazione ha seguito l’azione di un ricorrente che aveva impugnato delle cartelle di pagamento con oggetto crediti erariali e tributi locali. La contestazione del cittadino partiva dalla prescrizione delle pretese tributarie. Con il ricorso accolto in primo grado ma l’appello respinto.
La Concessionaria delle riscossioni ha denunciato la violazione normativa per l’applicazione del termine di prescrizione di cinque anni anche per i crediti erariali, vista l’applicazione decennale senza alcuna deroga. Inoltre si segnala la denuncia per l’omessa pronuncia collegata all’eccezione di applicazione della prescrizione decennale.
Alla fine la controversia si è risolta con i giudici che hanno stabilito le giuste regole di applicazione del termine decennale dove manca una disciplina derogatoria nonostante la cadenza annuale della prestazione. Ad ogni momento si lega una valutazione diversa con il decadimento dei cinque anni di prescrizione per alcuni tributi dovuti come il Canone.
Quanto deciso fa sorgere dei dubbi dato che determinati tributi simili alla tassa sulla Tv mantengono la prescrizione di cinque anni. Per chiarire il quadro della situazione è consigliabile approfondire la sentenza numero 33213 della Cassazione disposta il 29 novembre 2023.
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